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Giovedì, 21 Novembre 2024
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Il sindaco di Carmiano, Gianni Erroi, rompe il silenzio sulle dimissioni di Marco Furia, che lo scorso 14 novembre ha rinunciato ai ruoli di consigliere comunale e presidente del Consiglio comunale e replica al suo ex alleato.

“La tua decisione, comunicatami con una lettera, mi ha suscitato profondo rammarico, ma non sorpresa” – afferma il primo cittadino – “Ho apprezzato il tuo impegno fino ad ora e la collaborazione che hai garantito all’amministrazione. Tuttavia, non posso fare a meno di notare che le motivazioni dietro questa scelta restano vaghe. Anche il tuo riferimento a un presunto ‘modus operandi’ dell’amministrazione, da te non condiviso, non chiarisce le ragioni di una decisione così importante, né fornisce quella trasparenza politica che sarebbe necessaria per un confronto costruttivo con l’elettorato”.

Erroi ha sottolineato i risultati dell’amministrazione che guida dal 2021, dichiarando che oltre il 70% del programma elettorale è già stato portato a compimento. Tra i traguardi raggiunti, il Sindaco ha ricordato: rigenerazione urbana, con interventi come il rifacimento di Largo Stazione e via Roma, e a breve anche via XVI maggio, Creazione di infrastrutture per la comunità, come la pista ciclopedonale, il completamento del Parco della Scienza, il Centro ricreativo-culturale “Peppino Impastato”, e la nuova Caserma dei Carabinieri, Sostegno al territorio, con interventi sulle strade rurali, la realizzazione del Polo per l’Infanzia, e molteplici servizi e strutture utili per i cittadini.

“Tanti sono gli obiettivi perseguiti e i risultati raggiunti – ha dichiarato Erroi – e altrettanti sono quelli in via di completamento. Ogni intervento, ogni finanziamento intercettato, ogni opera realizzata è un passo avanti per il benessere della nostra comunità. Non nascondo che gli ostacoli quotidiani sono numerosi, ma l’impegno e la dedizione sono sempre stati il faro che guida l’azione amministrativa”.

Infine, il Sindaco ha concluso con un messaggio diretto a Marco Furia: “Mi avrebbe fatto piacere averti ancora al mio fianco per raggiungere insieme altri risultati, ma rispetto la tua scelta, seppur non condividendola. Ti ringrazio per quanto fatto finora e auspico che, pur su percorsi politici diversi, si possa continuare a lavorare per il bene del nostro paese e della nostra comunità”.

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Disagi e polemiche a Carmiano per i lavori di realizzazione della fibra ottica. Il passaggio “a rilento” della linea veloce, oltre a rappresentare un ossimoro (figura retorica consistente nell'accostare, nella medesima locuzione, parole che esprimono concetti contrari), sta causando alcune difficoltà a cittadini e automobilisti in transito sulle arterie stradali. Sulla questione dunque, dopo un sopralluogo degli uffici comunali, è intervenuto per fare chiarezza il sindaco Gianni Erroi.

«Si informa la cittadinanza che sono in corso i lavori di cablaggio della fibra ottica, promossi a livello comunitario e statale, per superare il divario digitale ancora presente nelle cosiddette “aree grigie” del territorio nazionale. Trattasi, nella fattispecie – ha precisato il primo cittadino - di interventi cui la Pubblica Amministrazione locale non può opporsi. Corre, però, l’obbligo di precisarvi che, al di là di disagi, anche materiali, che saranno registrati sul nostro territorio, l’Amministrazione Comunale ha imposto prescrizioni cogenti cui sarà rivolta massima attenzione in tutte le sedi competenti. Per semplificare, sarà garantito il ripristino integrale di tutte le manomissioni di sedi stradali (banchine e marciapiedi) e la risoluzione di tutte le interferenze con altri sotto servizi. Eventuali trasgressioni da parte della ditta appaltatrice saranno perseguite nelle opportune sedi. La tecnologia ci impone di stare al passo coi tempi – ha concluso Erroi - per tale ragione perdonerete il disagio, confidando nel vostro buon senso».

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La replica del sindaco Erroi all'associazione #73041. "La nota inviata alla redazione di Vivicittá da "73041" merita risposta solo per rispetto verso i cittadini che devono essere correttamente informati. Il diserbo è ancora in corso, soprattutto nella parte più centrale del paese, ma presto sarà ultimato.

L'area mercatale è dotata di sette cestini destinati a ricevere i rifiuti, ma risultano  vuoti, circostanza evidentemente sfuggita agli amici di "73041". Recentemente, gli scout di Carmiano, che ringrazio, su mia richiesta, con passione, amore e senso di appartenenza,  hanno insediato su tutta l'area mercatale i cartelli con scritte inneggianti al rispetto dell'ambiente, in breve tempo danneggiati e rimossi, ovviamente per mano di pochi cittadini insensibili e maleducati. Le stesse giostre, più volte riparate dai cittadini del RED, che possono testimoniare, sono state puntualmente danneggiate. Forse, se ci fosse davvero un sincero spirito di collaborazione con le Istituzioni, sarebbe più utile sensibilizzare i cittadini meno attenti, pochi in verità , al rispetto della cosa pubblica, piuttosto che aggredire l'amministrazione comunale; mi rendo conto, però, di chiedere troppo, ben conoscendo il vero obiettivo di "73041". Il cimitero, viali compresi, risulta in perfetto ordine, come dimostrano le foto che accludo al comunicato. Apprezzo, dunque, lo sforzo degli amici di "73041", chiaramente proteso a denigrare l'operato di alcuni rami e/o settori di questa amministrazione comunale, ma le foto da me scattate in mattinata raccontano un paese diverso da quello artatamente descritto come in "stato di degrado e abbandono". Colgo, infine, l'occasione per precisare che in democrazia la Pubblica Amministrazione agisce collegialmente e non per compartimenti stagno; gli eventuali meriti dell'azione amministrativa ricadono su tutti i componenti dell"amministrazione, così, come, gli eventuali demeriti. Gli atti deliberativi vengono sottoscritti da  tutti i componenti dell'organo collegiale che li esprime.
Se dunque l'obiettivo è stato quello di screditare alcuni rami e/o settori dell'amministrazione comunale a vantaggio di altri, non ha colto nel segno, ma ha ancora una volta ha dimostrato che alcuni non hanno a cuore l'interesse collettivo, ma solo l'obiettivo personale, che, con queste premesse, vi garantisco, sarà molto duro raggiungere. Buon fine settimana a tutti e godiamoci Expo Salento 2024".
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La controreplica del consigliere comunale Giancarlo Mazzotta.

"Erroi tenta goffamente di arrampicarsi sugli specchi, confondere le acque, dimenticare, stendere veli, distrarsi ed infine minaccia querele pur di allontanare, da lui e dalla sua lista, lo spettro della Verità. Convochi un Consiglio Comunale monotematico altrimenti saremo noi a chiederlo. La gente merita rispetto!

L’affannosa arrampicata sugli specchi di Erroi si conclude con un fragoroso schianto sul monolite della Verità che tanto gli fa male. Il nervosismo lo rende sempre meno lucido, prima si è rifugiato nelle offese, adesso complice una memoria latitante, sopraffatto dalle amnesie addirittura giunge a minacciare querele. Personalmente sono assolutamente sereno! Ho fatto riferimenti precisi e richiamato atti che sono incontrovertibili, agevolmente consultabili erga omnes anche sul sito istituzionale del Comune di Carmiano. Mi auguro che, davvero, l’intera vicenda approdi nelle aule giudiziarie così che possa essere illuminata la verità. I cittadini di Carmiano hanno diritto di sapere. Atti e fatti parlano chiaro, usano tra loro lo stesso protocollo di comunicazione, le chiacchiere, invece, lasciano il tempo che trovano.
Procediamo con ordine.
In merito alla vicenda beni confiscati, la conferma che Erroi ha mentito ci viene data anche dalla sua stessa controreplica. Infatti mentre in precedenza aveva dichiarato che vi era una sola Delibera di Giunta adesso, finalmente, riconosce l’esistenza anche di una seconda Delibera che poi è quella che il prode Erroi non ha firmato. Quanto da lui prima dichiarato è presto sconfessato: “l’unico atto richiesto dal Mazzotta quando era Sindaco, su sollecito di S.E. il Prefetto e diretto, nello specifico, a colpire beni di sospetta provenienza illecita, fu la proposta di delibera di giunta con la quale si è manifestata la volontà dell’Ente di acquisire al patrimonio comunale i beni immobili confiscati,..”. Anche l’altra sua affermazione, risulta essere un’enorme falsità: “Evidenzio che atti successivi a questa non se ne rinvengono dalle piattaforme gestionali dell’Ente.” Si possono fare simili affermazioni palesemente mendaci? Io, francamente, credo di no! Ma Erroi non lascia, addirittura raddoppia le bugie, infatti, nel richiamare il contenuto della Delibera nr. 119 del 17/07/2017, omette di riportare che, con tale atto, la Giunta deliberava solo “di manifestare la volontà e l’interesse di massima del Comune di CARMIANO di acquisire al proprio patrimonio i beni immobili confiscati ai sensi del decreto legislativo n.159/2011, ricadenti sul territorio comunale e meglio indicati nell'Allegato A) alla presente…” rimandando ogni ulteriore determinazione ad un momento successivo attraverso apposito atto: “…utilizzare i predetti beni per fini istituzionali e/o sociali che saranno meglio definiti con apposito atto dopo una effettiva ricognizione dello stato di fatto di ciascuno di essi;”. In questo primo atto, preliminare, gli immobili erano genericamente richiamati, in quanto ogni effetto concreto per ciascuno di essi doveva avvenire cronologicamente dopo il Decreto ANBSC, il provvedimento di destinazione della stessa Agenzia e i Verbali di Consegna degli immobili; prova ne sia che tutti gli atti appena prima richiamati avverranno in data successiva al 17/07/2017, data della prima Delibera di Giunta. Ergo! Grazie proprio alla seconda Delibera (nr. 76 del 28/05/2018), quella che non è stata sottoscritta da Erroi, che la Giunta “visto il Decreto ANBSC n. 4772 del 17.10.2017 con il quale il suddetto bene confiscato viene trasferito nello Stato di fatto e di diritto in cui si trova, al patrimonio indisponibile del Comune di Carmiano, prende atto del provvedimento di destinazione prot. ANBSC n. 5075 del 03.11.2017, con cui l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata ha disposto il trasferimento del menzionato cespite al patrimonio indisponibile del Comune di Carmiano (LE), ai sensi dell’art. 48, co.3, lett. c) del D. Lgs. n. 159/2011).” conferma la propria volontà di acquisire i beni al patrimonio indisponibili del Comune di Carmiano entro i termini previsti, scongiurando di fatto “…la revoca del trasferimento ovvero la nomina di un commissario con poteri sostitutivi”.
A dir poco misero rimane, pertanto, il tentativo di Erroi di affermare che la seconda Delibera nr. 76 del 28 maggio 2018 ha un valore ultroneo. Infatti da una semplice lettura delle due delibere è facile coglierne la diversa portata. Mentre la prima Delibera di Giunta (Nr. 119 del 17/07/2017 sottoscritta all’unanimità da tutti i componenti della Giunta, Erroi compreso), ha valore di indirizzo politico di massima ( disponibilità di massima all’acquisizione al patrimonio dell’ente dei beni immobili sottoposti a confisca), la seconda Delibera di Giunta (Nr. 76 del 21/05/2018 – non sottoscritta da Erroi) ha valore ricognitivo e confermativo attraverso una volontà diretta e specifica all’acquisizione del bene immobile così come puntualmente individuato e alla definizione del suo reale utilizzo e destinazione. A nulla rileva l’assenza giustificata, in quella seduta di Giunta, del dott. Petrelli, a meno che Erroi non voglia fare ricorso all’antico proverbio di Cicerone: “Mal comune mezzo gaudio”. Il fatto che lui non abbia poi partecipato alle altre delibere dello stesso giorno mi sembra argomentazione alquanto risibile; francamente sarebbe stato troppo sfrontato abbandonare i lavori di Giunta solo durante la trattazione di quell’argomento. Tutti ricordano la sua posizione sul punto. In riferimento alla vicenda Delibera Giunta Comunale (Sindaco Mazzotta) – Costituzione a parte civile del Comune di Carmiano, Erroi ha avuto il buon gusto di non controreplicare, in quanto i fatti e gli atti costituiscono prove schiaccianti.
Sulla questione champagne, Erroi ci è o lo fa? La sua ultima dichiarazione risulta davvero buffa! Sono proprio gli articoli di stampa che, riportando intercettazioni salienti della preziosa attività degli inquirenti, hanno messo a nudo intrecci tra candidati della Lista “Partecipiamo La Matita - Erroi Sindaco e clan e la ferma volontà del boss di far votare Erroi quale candidato Sindaco. Inoltre le captazioni ambientali consegnano all’implacabile verità un personaggio, imprenditore, amico e grande sostenitore di Erroi che, sebbene si sia, da sempre, professato lontano e avverso al mondo della criminalità, si rivela, invece, essere amico del boss verso il quale manifesta addirittura grande stima e reverenza. Pertanto il velo pietoso che intende stendere Erroi forse è più opportuno che lo usi per coprire dalla vergogna chi si è reso autore di simili gesti ignobili…chi riceve i voti della mafia e chi omaggia il boss con lo champagne.
Quanto ai vari personaggi raccontati, Erroi, spronato nella memoria, finalmente ricorda che il suo rappresentante di lista alle amministrative 2021, riconosciuto come uno dei principali sostenitori della sua lista, era stato suo candidato e consigliere nella tornata elettorale con lui candidato Sindaco alle amministrative del 2005. Ogni suo tentativo di buttarla in confusione, fallisce miseramente davanti alla realtà dei fatti. Invece valga il vero. Diversi dei personaggi suoi sostenitori erano tutt’altro che incensurati ed alcuni di loro, erano e sono parenti e/o affini di personaggi legati ad ambienti criminali. Qualcun altro incensurato, appena pochissimi anni prima del 2021, ha iniziato a vivere un periodo di particolare splendore economico e finanziario cambiando ipso facto la propria condizione di vita. Alcuni di questi personaggi hanno, d’improvviso, iniziato a condurre una vita di qualità elevatissima, dedita allo sfarzo con ostentazione di ricchezza e benessere. Una tanto veloce quanto inaspettata ascesa economica. Persone che diventano benefattori, addirittura c’è chi si propone di realizzare a proprie spese un campo di calcio seppure abbia, solo pochissimi mesi prima, trovato occupazione come collaboratore scolastico. Erroi sul punto non si addentra, preferisce semplicisticamente fare ricorso alla loro incensuratezza e/o presunta tale. Riconosco il beneficio di inventario all’avv. Giovanni Erroi che, da persona ingenua non poteva immaginare cosa potesse celare tanta fortuna. La verità è che in tutta questa vicenda emergono aspetti che se non fossero tragici per la loro gravità, li potremmo definire comici. Sono quelle contraddizioni che rendono curiosa la vita…Mah!
In merito agli appalti, Erroi dimentica (circostanza che si ripete spesso perché la sua memoria latita) di aver egli stesso fatto riferimento all’appalto di € 96.439,20 euro, in favore della medesima ditta tanto caro ad Erroi & Company, tentando furbescamente e maldestramente di addebitare al sottoscritto la paternità di tale affidamento, invece come chiaramente dimostrano gli atti, la paternità di quell’appalto è ascrivibile all’allora Assessore ai lavori Pubblici Achille Villani Miglietta per stessa ammissione di quest’ultimo a verbale stenotipografico nella seduta di Consiglio Comunale del 15.03.2013. I Fatti e gli Atti raccontano che Giancarlo Mazzotta, in disaccordo, abbandona l’aula. Non ho mai detto che durante quel Consiglio Comunale Erroi era presente, per cui non capisco perché lo stesso Erroi tenga tanto a sottolinearlo. Al contrario ho dichiarato che emerge un dato strano, e sul punto Erroi si rifugia nel silenzio tombale, che la ditta in questione è la stessa che riceve diversi affidamenti nell’ambito dei lavori pubblici, dall’amministrazione Erroi, talvolta anche senza avere i requisiti previsti dalla legge. Chi è, oggi, l’assessore ai Lavori Pubblici di Carmiano? Camillo Villani Miglietta, figlio dell’ex assessore Achille Villani Miglietta. Sarà un caso? Chissà. E poi ho dichiarato: “Vi è di più. Nel periodo, anni 2012-2017, alcuni funzionari del Comune di Carmiano incaricavano la ditta in questione per una serie di servizi, senza procedere mai al pagamento degli stessi e chiedevano alla Giunta Comunale di dare copertura finanziaria. Erroi dimentica, ma le carte parlano chiaro, che il sottoscritto, da sindaco anche in quella circostanza, in palese disaccordo, si rifiuta di presiedere la Giunta e non partecipa ai lavori. La copertura finanziaria al fine di consentire la liquidazione delle fatture della ditta avviene grazie proprio a chi? Provate ad indovinare. Giovanni Erroi!!! Delibera di Giunta n. 115 del 18/07/2018, sotto la Presidenza Erroi – Anche questa circostanza dimostra che Erroi mente spudoratamente”.
A dir poco ridicola e penosa risulta la dichiarazione di Erroi secondo cui: ”La legittimità di tutti gli atti amministrativi di cui sopra, è stata garantita dal Segretario Generale, senza mancare di precisare che l’azione politicoamministrativa è sempre dettata dal sindaco. Non può passare il concetto che Mazzotta, quando era sindaco, fosse ignaro delle dinamiche amministrative, a prescindere dalla scelta di presenziare o meno a determinate sedute”.
Valga il vero!!! Il segretario certifica la volontà espressa dall’organo di governo del Comune (Consiglio e/o Giunta che sia, a mezzo degli amministratoti presenti) e giammai decide in sostituzione dello stesso. Infatti, con l’apposizione della sua firma in calce alla delibera, garantisce la legittimità della volontà dei presenti ma non la bontà della scelta che, per legge, rimane di esclusiva competenza dell’organo politico. Mi dispiace per Erroi ma l’arte dello scarica barile non funziona, si assuma le proprie responsabilità.
Ricordo ad Erroi che l’azione politico-amministrativa in linea generale è condivisa dall’intera squadra di governo, a meno che un qualsiasi componente della squadra sia esso Assessore e/o Sindaco, in totale libertà, decida su argomenti specifici di abbandonare l’aula e/o non partecipare ai lavori perché non ne condivide la scelta amministrativa che in quel momento si delibera. D’altronde se, per assurdo, fosse come asserisce Erroi, che l’azione politico-amministrativa è dettata sempre dal Sindaco, io dovrei essere ritenuto responsabile anche delle scelte dello stesso Erroi di non firmare tra le altre, la Delibera dell’immobile confiscato, quella della Costituzione a parte civile del Comune di Carmiano contro la criminalità organizzata, o della scelta sempre di Erroi di presiedere la Giunta per liquidare, coincidenza vuole, sempre la stessa ditta, il cui titolare è rimasto coinvolto nell’operazione della DDA, e che, ulteriore coincidenza, ha ottenuto diversi e svariati appalti (in qualche caso non avendo nemmeno i requisiti previsti dalla legge) proprio dall’amministrazione Erroi. Poi, se tutte queste sono coincidenze, allora non mi resta che pensare che Erroi abbia litigato anche con la fortuna.
Erroi non tenti di confondere le acque, non ci riuscirà!!!
La verità è che Erroi cerca di distogliere l’attenzione dai problemi reali, alcuni atti e soprattutto le modalità ed i termini con cui è stata condotta la campagna elettorale alle amministrative del 2021, alcuni suoi sostenitori “discutibili” che in blocco decidono di votarlo, ecc., ecc. ecc.. Questi ed altri sono i pensieri che oggi riaffiorano dalle famose acque e che, evidentemente, destano paure e preoccupazioni per quanto forzatamente celate. Ma le difficoltà di Erroi si materializzano nelle risposte claudicanti, che lo inducono da cliché a trovare riparo nelle bugie, ma oramai si sono esaurite anche quelle, e consapevole di ritrovarsi in un cul de sac cerca di interrompere la via del confronto dialettico, viatico verso un’inesorabile verità. Pertanto ad un Erroi, oramai a corto anche di bugie, che, ha già preannunciato di lasciarmi l’ultima parola, aggiungendo in maniera dispregiativa “…per quell’antipatica mania di protagonismo”, il sottoscritto, invece, risponde che tutti i cittadini onesti di Carmiano e Magliano si attendono da lui l’ultima parola per chiarire loro quanto effettivamente accaduto durante le famigerate elezioni Amministrative del 07 novembre 2021, e soprattutto cosa si sente di riferire in merito alla ferma volontà del boss di seguire in maniera attiva le dinamiche politiche relative a quelle elezioni amministrative, al dichiarato e confermato sostegno elettorale in blocco di tutti gli amici, affiliati e affini dello stesso boss alla lista “Partecipiamo la Matita – Erroi Sindaco”. Inoltre, quali sono i suoi assessori che tanto evoca il boss, e cosa intende dire lo stesso boss, a elezioni concluse, con l’espressione: “Adesso devono dare…devono dare…” e tanto altro.
Questi e tanti altri simili sono gli interrogativi che turbano i cittadini che, in questo momento più che mai, richiedono a Erroi di assumere il ruolo di protagonista, raccontando la verità per rendere dignitoso il giuramento, dello stesso, di osservare lealmente la Costituzione Italiana anche quale forma di rispetto nei confronti della Comunità rappresentata. E’doveroso da parte di Erroi convocare con immediatezza un consiglio comunale monotematico, avrebbe dovuto già farlo da tempo! Se non provvederà in tal senso, a breve lo richiederò io personalmente insieme al mio gruppo politico. Il goffo tentativo di dribblare l’argomento anche attraverso un atteggiamento schivo e negligente condurrà esattamente al contrario, a riproporlo con maggiore insistenza, perché l’assordante silenzio sta rischiando seriamente di diventare una rumorosa conferma. Posteritas iudicabit!
Felice Anno Nuovo a tutti, nessuno escluso".
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La nota di replica del sindaco Gianni Erroi.
«Nessun nervosismo, anche perché non ne avrei motivo, ma ho solo sentito di esporre la realtà dei fatti e se, da questo, Mazzotta si sente offeso, è la verità ad offenderlo. Mazzotta è bravo a confondere le acque.
La delibera n. 119 del 17.07.2017 è l’unico atto formale in cui la Giunta, all’unanimità, esprime la volontà di acquisire al patrimonio beni confiscati.
La successiva delibera n. 76 del 21.05.2018, che vede assente il sottoscritto ed il vicesindaco Petrelli Cosimo, fornisce un semplice atto di indirizzo per destinare a sede della Polizia Locale uno dei beni confiscati, già acquisiti al patrimonio comunale. Tale delibera ha, infatti, per oggetto “Trasferimento sede Polizia Municipale. Atto di indirizzo”. L’unica delibera, determinante per la volontà dell’Ente all’acquisizione dei beni confiscati, è la n. 119 del 17.07.2017. Mazzotta conosce bene la assoluta irrilevanza della delibera n. 76 del 21.05.2018 ai fini del quadro che prova a dipingere. Peraltro, nella stessa data furono adottate 8 deliberazioni di Giunta e sempre assenti Erroi e Petrelli, ovviamente per impegni lavorativi.
 
Sulla questione champagne, stendo un velo pietoso: le intercettazioni apparse sugli articoli di giornale parlano chiaro.
 
Quanto ai vari personaggi evocati da Mazzotta, trovo disdicevole valutarne la moralità a posteriori, secondo il metro della propria convenienza, ma ricordo che trattasi di persone incensurate; erano incensurati nel 2005, erano incensurati nel 2010 ed erano incensurati nel novembre del 2021. La condizione di incensuratezza dei vari sostenitori è un concetto molto difficile da apprendere per Mazzotta; egli considera tale condizione in maniera differente a seconda del candidato che ciascuno ha liberamente scelto di sostenere. Il loro coinvolgimento in alcune recenti operazioni di polizia giudiziaria, sia come indagati sia come sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere, ha colto tutti di sorpresa, compreso il sottoscritto. Solo chi fa parte di determinati ambienti può sapere.
 
In merito agli appalti, evidenzio quanto segue: con deliberazione n. 9 del 18.01.2013 si è dato atto di indirizzo all’allora segretario Generale Pierluigi Cannazza, per la fattibilità di una transazione a fronte di ricorso per decreto ingiuntivo promosso dal creditore per 96.439,20 euro, per lavori riconducibili al collaudo della rete fognaria, urgenti ed indifferibili, di cui Mazzotta volutamente non fa menzione per inquinare le acque. La transazione è stata ritenuta percorribile dal segretario generale e perfezionata con atto di Giunta n. 57 del 04.03.2013. Con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 17 del 15.03.2013 si risponde ad una interrogazione presentata dall’allora minoranza avente ad oggetto la transazione sopra riferita, e durante la discussione, il Segretario Generale chiarisce le modalità per cui si è pervenuti alla transazione; in tale seduta il sottoscritto era assente.
Con la deliberazione n. 115 del 18.07.2018 viene semplicemente adottato uno schema di atto di transazione per € 11.844,52, poi ridotto del 20%, sempre per servizi ecologici ed idrodinamici presso gli immobili di proprietà comunale per disostruzione di condotte fognarie, evidentemente urgenti ed indifferibili.
La legittimità di tutti gli atti amministrativi di cui sopra, è stata garantita dal Segretario Generale, senza mancare di precisare che l’azione politico-amministrativa è sempre dettata dal sindaco. Non può passare il concetto che Mazzotta, quando era sindaco, fosse ignaro delle dinamiche amministrative, a prescindere dalla scelta di presenziare o meno a determinate sedute.
 
Infine, mi riservo di esporre denuncia-querela sulle gravi accuse rivoltemi da Mazzotta e sottolineo che la mafia non fa parte del mio Dna.
A Mazzotta concedo volentieri l’ultima parola, ben sapendo che è una prerogativa a cui tiene particolarmente, seconda soltanto alla antipatica mania di protagonismo che lo ha portato a firmare nominativamente una pluralità di interventi eseguiti sul territorio comunale grazie all’appoggio di tutta l’amministrazione comunale.
Rimando, in ultimo, a quanto dichiarato nei miei precedenti interventi, informando che in seguito mi asterrò da ulteriori polemiche, mettendomi a disposizione delle esigenze dell’intera comunità e delle autorità preposte per eventuali chiarimenti che dovessero essere richiesti».
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Il comunicato del sindaco Gianni Erroi
«Respingo al mittente il maldestro quanto infelice tentativo posto in essere dal Consigliere Mazzotta che ha il solo intento di depistare l’attenzione dalle inchieste che lo riguardano e cercare, così, di ripulirsi l’immagine gettando fango su altri. 
Mazzotta mi accusa di non aver partecipato, in qualità di Assessore della sua passata Amministrazione, all’adozione di alcuni provvedimenti amministrativi diretti a colpire la criminalità organizzata.
Andiamo per ordine! 
Tengo, innanzitutto, a precisare che l’unico atto richiesto dal Mazzotta quando era Sindaco, su sollecito di S.E. il Prefetto e diretto, nello specifico, a colpire beni di sospetta provenienza illecita, fu la proposta di delibera di giunta con la quale si è manifestata la volontà dell’Ente di acquisire al patrimonio comunale i beni immobili confiscati, dettagliati nell’allegato “A” alla stessa delibera, approvato dalla Giunta Comunale all’unanimità e, quindi, anche dal sottoscritto.
La delibera, datata 17/07/2017, la n. 119, evidenziava in maniera chiara e precisa quali sarebbero stati i beni attinti dalla confisca. Evidenzio che atti successivi a questa non se ne rinvengono dalle piattaforme gestionali dell’Ente.
L’altra deliberazione “incriminata” che il sottoscritto, secondo il narrato del Mazzotta, non avrebbe approvato, riguarda la costituzione di parte civile dell’Ente in relazione ad un procedimento penale incardinatosi per alcuni fatti accaduti nel territorio di Monteroni di Lecce e limitrofi, tra cui Carmiano. Come ho già avuto modo di affermare in altre sedi, non ho ritenuto di sottoscrivere la proposta di delibera, dalla quale mi sono astenuto, perché tra gli imputati figurava un mio assistito, peraltro, nemmeno cittadino di Carmiano, che assistevo da tempo in qualità di Avvocato, sicché mi è sembrato quantomeno inopportuno farlo. 
Lo champagne, poi, di cui il Mazzotta parla, che un mio presunto sostenitore avrebbe regalato a terzi indagati, certamente non può riguardarmi; davvero si pensa che io debba anche preoccuparmi degli amici e/o conoscenti di persone incensurate che mi avrebbero democraticamente votato? Proprio no! Vengo a conoscenza, invece, solo da alcuni passi delle intercettazioni apprese dai media, in cui si racconta di un brindisi con champagne proprio in casa del Mazzotta per festeggiare l’arresto di taluni personaggi. Atteggiamento, questo, sintomatico di ben altro! 
Ritengo, comunque, che non si possa accusare deliberatamente una intera maggioranza, eletta democraticamente e che non spetta a Mazzotta riconoscerne la legittimità, a causa di alcuni articoli di stampa, che rispetto, ma che restano sempre e solo articoli di stampa. E se davvero dovessimo affidarci ai racconti della carta stampata, ci sarebbe tanto da evidenziare sulle vicende giudiziarie di Mazzotta. Dalla presunta truffa alla Regione Puglia, alla tentata corruzione al Comandante della Polizia Provinciale di Lecce, passando per la tratta delle armi in Colombia. 
Mazzotta oggi è la persona meno indicata a versare accuse su altri, infondate e prive del benché minimo riscontro investigativo, data la condanna da egli incamerata a due anni e sei mesi di reclusione per concussione. Mazzotta badi a risolvere i suoi problemi!
In ultimo, ma non per importanza, mi permetto di ricordare al Consigliere Mazzotta che gli stessi soggetti che avrebbero sostenuto la mia lista nell’ultima tornata elettorale, incappati nella recente operazione di polizia, sono stati suoi candidati nel 2010 (non semplici rappresentanti di lista) e che, al tempo, come nella tornata elettorale del 2021, erano incensurati. Inoltre, dal video del 31/10/2021, giorno in cui il Mazzotta presentava la sua lista nella piazza di Magliano, lo stesso, nell’elencare i suoi sostenitori, cita un personaggio pure protagonista nella recente operazione di polizia, e che nella sua Amministrazione ha rivestito cariche istituzionali.
Ricordo, altresì, che lo stesso soggetto a cui la mia Amministrazione ha affidato commesse, peraltro di non rilevante importo, che poi è risultato coinvolto in una recente indagine, ha ricevuto appalti per circa € 95.000,00 quando era Sindaco il Mazzotta, poi transatto il relativo importo ad € 75.000,00.
Il soggetto in questione, ho il dovere di precisare, era incensurato sia quando ha ricevuto appalti dall’Amministrazione Mazzotta, sia quando ha ricevuto commesse dall’Amministrazione da me guidata. Ed ancora, prima dell’affidamento delle commesse al riferito soggetto da parte della mia Amministrazione, sono sempre state acquisite tutte le certificazioni antimafia di rito e l’ultima liberatoria risale al marzo 2023.
Mazzotta guardi in casa propria! Ritengo, infine, che non sia sufficiente qualche articolo di stampa per riabilitare Mazzotta, così come non è ammissibile la strumentalizzazione della stampa per colpire persone perbene. Resto, come sempre, a disposizione dell’autorità inquirente e ripongo piena fiducia nella Magistratura». 
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“Evitate iniziative personali, il ciclo di deblattizzazione e disinfestazione è di competenza di Acquedotto Pugliese che lo esegue con modalità autorizzate e prodotti validati dall’Asl”. Il sindaco di Carmiano, Gianni Erroi, interviene sulla segnalazione antiblatte, con metodo “fai da te”, lanciata da un residente di via Pietro Micca, per porre un freno ad iniziative individuali, chiarendo anche la posizione dell’Ente. “Il Comune non ha tra le sue competenze l’affidamento dell’appalto di disinfestazione della rete fognante bianca e nera che invece appartengono ad Acquedotto Pugliese. Di fatti, è lo stesso Acquedotto che opera la deblattizzazione e disinfestazione con le proprie aziende. Inoltre è utile ribadire che i tecnici AqP sono all’opera con il terzo ciclo d’intervento, iniziato il 3 luglio e si concluderà il prossimo 19 luglio. Poi dovrebbe seguirne un quarto”. Dal sindaco Erroi, poi il richiamo alla responsabilità dei cittadini. “Durante le operazioni di sanificazione e deblattizione vengono utilizzati prodotti specifici per quello scopo, autorizzati dall’Asl, con delle dosi prestabilite oltre le quali non si può andare. Fate attenzione, non si tratta di un insetticida comune scelto da chiunque. Prego quindi i cittadini, per non incorrere in ipotesi di reato, di astenersi dall’intraprendere iniziative autonome in questo campo.
La manomissione di impianti e strutture di proprietà di terzi, e che vengono gestite secondo determinate regole, oltre ad essere pericolose – conclude Erroi - possono prefigurare un’ipotesi di reato”.
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La contrapposizione di post social sul cimitero comunale pubblicati su facebook dal sindaco Gianni Erroi e dall’associazione #73041, continua a far discutere.

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del primo cittadino di Carmiano e Magliano.

“Come viene in evidenza dalle fotografie fatte dal sottoscritto, recatosi nel cimitero comunale per un sopralluogo con l’ingegnere Fella, dopo la pubblicazione dell’articolo di ViviCittaNews, si può notare la condizione reale in cui si trova il luogo sacro. Dalle foto che fornisco per la pubblicazione si può notare come il cimitero sia curato e decorso, e solo alcuni piccoli vicoli sfuggiti all’attività dell’azienda manutentrice, saranno ripuliti nella giornata di domani. Chiedo quindi, dov’è il degrado segnalato? Dispiace quindi che qualcuno abbia voluto fare polemica. I cittadini possono ora trarre le loro conclusioni e resto a disposizione dell’associazione #73041 per un confronto utile a dissipare ogni loro dubbio in merito”.

 

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Il sindaco di Carmiano, Gianni Erroi, ricevuta la nota di protesta, replica alle sollecitazioni del comitato dei cittadini di via Turati e Medaglia d’oro Petrelli.
“Riscontro, a nome dell'amministrazione comunale, uffici tecnici compresi, il comunicato e devo purtroppo sottolineare – scrive il sindaco - pur condividendo le ragioni dei cittadini in questione, che il comunicato riporta numerevoli “imprecisioni”. È opportuno evidenziare che il rifacimento del manto stradale non é fermo da mesi, come erroneamente sostenuto, poiché la presunta realizzazione dell'opera di urbanizzazione non è mai stata affrontata dalla precedente amministrazione. Sento il dovere di ricordare che questa amministrazione ha per la prima volta cercato di affrontare il problema, certamente di non facile soluzione, attraverso due riunioni già tenutesi  con i cittadini interessati (la terza riunione é prevista a breve), nelle quali – precisa Erroi - è stato spiegato chiaramente che: a) prima di procedere alla realizzazione delle opere di urbanizzazione sull'intero quartiere, è necessario che i cittadini cedano gratuitamente all'Ente i lotti di loro proprietà, ricadenti sulla sede stradale di fatto esistente; b) prima di ciò, è necessario procedere al frazionamento, atteso che la sede stradale di fatto esistente in molti casi risulta intestata pro quota; c) il frazionamento in questione comporta delle spese tecniche a carico dei residenti, che l'amministrazione sta cercando in parte di evitare per venire in contro agli interessati; d) una volta ottenuto il frazionamento si dovrà procedere alla cessione volontaria delle porzioni di terreno al Comune, di fatto sede stradale, mediante delibera consiliare di acquisizione dei lotti al patrimonio comunale; e) il rifacimento del manto stradale sarà l’ultimo intervento da realizzare, dopo la rete idrica e la pubblica illuminazione, per preservarlo il più a lungo possibile; f) gli interventi di cui sopra  realisticamente non potranno essere realizzati prima dei tre anni. In ultimo, ma non per importanza, dai rilievi celerimetrici effettuati, risulta in zona Turati e in altri punti del comparto, una depressione, rispetto alla Via Veglie, di circa un metro, sicché dovrà considerarsi anche la realizzazione di una rete di deflusso delle acque piovane per impedire allagamenti. Tutto ciò è stato correttamente riferito ai cittadini interessati, alla presenza dei tecnici comunali e di diversi amministratori. Riscontro, dunque, che per decenni nulla è stato fatto e che solo con l'insediamento di questa amministrazione (appena un anno e mezzo) tutti i residenti hanno finalmente in corso un approccio diretto con l'amministrazione comunale per la soluzione dell'annoso problema. Ora, capisco le ragioni dei cittadini in questione e comprendo il loro scetticismo, pur ritenendo che la nota rivesta un contenuto squisitamente politico. Certamente però non posso creare inutili aspettative, come, di fatto, non le ho mai create, e, dunque, dissento l’intero contenuto del comunicato, soprattutto nella parte in cui afferma che avrei ben poco da fare, solo l'illuminazione, la rete idrica e l'asfalto. 
Mi domando: fermo restando quanto sopra precisato, cosa resterebbe altro da fare e cosa sarebbe stato già fatto? Nulla! In buona sostanza, resta ancora tutto da fare e nessuno ha mai prima d'ora affrontato il problema in maniera organica e complessiva, come questa amministrazione sta cercando di fare – conclude il primo cittadino - pur non mancando di rappresentare ed evidenziare le diverse criticità e difficoltà”.
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Il sindaco di Carmiano, Gianni Erroi, replica alla Filcams Cgil sul bando della mensa scolastica e annuncia l’incontro fissato per domani alle 12 in Comune, che di fatto annulla il sit-in di protesta comunicato in un primo momento dal sindacato.

“In vista dell'incontro devo rammentare di aver incontrato ben 3 volte il sindacato, altresì contesto la considerazione a dir poco infondata secondo cui “il bando di gara, cosi come è stato delineato dalla giunta, comporterà quasi sicuramente una riduzione nella qualità dei pasti offerti ai bambini di Carmiano. La considerazione appare chiaramente fuorviante e non afferente alla reale problematica, che è la riduzione dei pasti e del conseguente orario di lavoro, legati alla diminuzione della popolazione scolastica. Non manco di stigmatizzare l'assoluta gratuità e gravità dell'affermazione, che potrebbe ingenerare preoccupazione da parte dei genitori dei bambini frequentanti la mensa, rassicurando, al contempo, con assoluta convinzione e fermezza, che mai la mia amministrazione favorirà politiche inficianti la ben che minima qualità dei pasti destinati ai nostri bambini”. Quindi la chiosa del primo cittadino: “Sto valutando, sulla incauta affermazione, la eventualità di tutelare nelle sedi opportune la dignità ed il lavoro di tutti, a partire da quello della mia giunta. Inoltre, pur rammentando che il sottoscritto ha sentito più volte il sindacato -conclude Erroi - appare opportuno ascoltare la viva voce dei lavoratori diretti interessati, alla presenza dei loro rappresentanti sindacali, sulla questione relativa all'orario di lavoro, la sola ed unica questione dirimente”.

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