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Giovedì, 21 Novembre 2024
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Carmiano, il sindaco Erroi replica a Mazzotta dopo lo scontro in Consiglio comunale

Carmiano, il sindaco Erroi replica a Mazzotta dopo lo scontro in Consiglio comunale

Il comunicato del sindaco Gianni Erroi
«Respingo al mittente il maldestro quanto infelice tentativo posto in essere dal Consigliere Mazzotta che ha il solo intento di depistare l’attenzione dalle inchieste che lo riguardano e cercare, così, di ripulirsi l’immagine gettando fango su altri. 
Mazzotta mi accusa di non aver partecipato, in qualità di Assessore della sua passata Amministrazione, all’adozione di alcuni provvedimenti amministrativi diretti a colpire la criminalità organizzata.
Andiamo per ordine! 
Tengo, innanzitutto, a precisare che l’unico atto richiesto dal Mazzotta quando era Sindaco, su sollecito di S.E. il Prefetto e diretto, nello specifico, a colpire beni di sospetta provenienza illecita, fu la proposta di delibera di giunta con la quale si è manifestata la volontà dell’Ente di acquisire al patrimonio comunale i beni immobili confiscati, dettagliati nell’allegato “A” alla stessa delibera, approvato dalla Giunta Comunale all’unanimità e, quindi, anche dal sottoscritto.
La delibera, datata 17/07/2017, la n. 119, evidenziava in maniera chiara e precisa quali sarebbero stati i beni attinti dalla confisca. Evidenzio che atti successivi a questa non se ne rinvengono dalle piattaforme gestionali dell’Ente.
L’altra deliberazione “incriminata” che il sottoscritto, secondo il narrato del Mazzotta, non avrebbe approvato, riguarda la costituzione di parte civile dell’Ente in relazione ad un procedimento penale incardinatosi per alcuni fatti accaduti nel territorio di Monteroni di Lecce e limitrofi, tra cui Carmiano. Come ho già avuto modo di affermare in altre sedi, non ho ritenuto di sottoscrivere la proposta di delibera, dalla quale mi sono astenuto, perché tra gli imputati figurava un mio assistito, peraltro, nemmeno cittadino di Carmiano, che assistevo da tempo in qualità di Avvocato, sicché mi è sembrato quantomeno inopportuno farlo. 
Lo champagne, poi, di cui il Mazzotta parla, che un mio presunto sostenitore avrebbe regalato a terzi indagati, certamente non può riguardarmi; davvero si pensa che io debba anche preoccuparmi degli amici e/o conoscenti di persone incensurate che mi avrebbero democraticamente votato? Proprio no! Vengo a conoscenza, invece, solo da alcuni passi delle intercettazioni apprese dai media, in cui si racconta di un brindisi con champagne proprio in casa del Mazzotta per festeggiare l’arresto di taluni personaggi. Atteggiamento, questo, sintomatico di ben altro! 
Ritengo, comunque, che non si possa accusare deliberatamente una intera maggioranza, eletta democraticamente e che non spetta a Mazzotta riconoscerne la legittimità, a causa di alcuni articoli di stampa, che rispetto, ma che restano sempre e solo articoli di stampa. E se davvero dovessimo affidarci ai racconti della carta stampata, ci sarebbe tanto da evidenziare sulle vicende giudiziarie di Mazzotta. Dalla presunta truffa alla Regione Puglia, alla tentata corruzione al Comandante della Polizia Provinciale di Lecce, passando per la tratta delle armi in Colombia. 
Mazzotta oggi è la persona meno indicata a versare accuse su altri, infondate e prive del benché minimo riscontro investigativo, data la condanna da egli incamerata a due anni e sei mesi di reclusione per concussione. Mazzotta badi a risolvere i suoi problemi!
In ultimo, ma non per importanza, mi permetto di ricordare al Consigliere Mazzotta che gli stessi soggetti che avrebbero sostenuto la mia lista nell’ultima tornata elettorale, incappati nella recente operazione di polizia, sono stati suoi candidati nel 2010 (non semplici rappresentanti di lista) e che, al tempo, come nella tornata elettorale del 2021, erano incensurati. Inoltre, dal video del 31/10/2021, giorno in cui il Mazzotta presentava la sua lista nella piazza di Magliano, lo stesso, nell’elencare i suoi sostenitori, cita un personaggio pure protagonista nella recente operazione di polizia, e che nella sua Amministrazione ha rivestito cariche istituzionali.
Ricordo, altresì, che lo stesso soggetto a cui la mia Amministrazione ha affidato commesse, peraltro di non rilevante importo, che poi è risultato coinvolto in una recente indagine, ha ricevuto appalti per circa € 95.000,00 quando era Sindaco il Mazzotta, poi transatto il relativo importo ad € 75.000,00.
Il soggetto in questione, ho il dovere di precisare, era incensurato sia quando ha ricevuto appalti dall’Amministrazione Mazzotta, sia quando ha ricevuto commesse dall’Amministrazione da me guidata. Ed ancora, prima dell’affidamento delle commesse al riferito soggetto da parte della mia Amministrazione, sono sempre state acquisite tutte le certificazioni antimafia di rito e l’ultima liberatoria risale al marzo 2023.
Mazzotta guardi in casa propria! Ritengo, infine, che non sia sufficiente qualche articolo di stampa per riabilitare Mazzotta, così come non è ammissibile la strumentalizzazione della stampa per colpire persone perbene. Resto, come sempre, a disposizione dell’autorità inquirente e ripongo piena fiducia nella Magistratura». 
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