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Venerdì, 22 Novembre 2024
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Rovi ed erba alta a far dar cornice ad asfalto e rotatorie “dimenticate” lungo le strade del Salento. Interventi di pulizia in ritardo, ma con il primo caldo il rischio incendi aumenta, in attesa dello sfalcio dell’erbacce e taglio della vegetazione lungo i cigli delle arterie provinciali, messo in cantiere dalla Provincia di Lecce con l’impiego di circa 450mila euro. Un’attesa che dovrebbe risolversi entro fine mese con l’assegnazione dei lavori alle aziende vincitrici il bando di gara. Tra le priorità individuate: le strade provinciali sulle dorsali ionica e adriatica. Interventi sollecitati da più parti, e che saranno implementati dal servizio di recupero dei rifiuti dalle aree di competenza provinciale.

Ma il ritardo preoccupa, soprattutto per i roghi serali sempre più frequenti in provincia. Le fiamme, spesso di natura dolosa, distruggono campagne e lambiscono strade e abitazioni, con i vigili del fuoco messi sotto pressione dalle richieste continue di intervento per domare i numerosi incendi. Tra gli ultimi registrati: nei pressi dei binari delle Sud-Est in direzione Galatone - Collemeto, e alla periferia di Copertino dove le lingue di fuoco hanno distrutto 500 ulivi già espiantati, colpiti da xylella. Poi quello di Torre Chianca, con il fumo arrivato fino a Lecce.

Un quadro messo ancor più in crisi dal naturale risveglio della vegetazione che ha ripopolato di erbacce i bordi delle strade salentine rendendo difficoltoso, e a volte quasi un passaggio al buio, il transito degli automobilisti nei pressi degli incroci tra strade comunali e provinciali, rondò e lungo le vie per il mare.

A Palazzo dei Celestini, l’allarme risuonato da tempo, impone dunque agli uffici di accelerare sui tempi, per completare l’assegnazione dei diversi lotti di gara per l’affidamento alle aziende delle operazioni di taglio delle erbacce secondo aree geografiche. “Alcuni interventi urgenti di bonifica sono stati già realizzati con il personale della Provincia – chiariscono dal settore “territorio e ambiente” dell’Ente. A breve completeremo l’iter burocratico per avviare l’intervento massivo”. Urgenza ribadita anche dal presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva. “La burocrazia è troppo lenta. L’input agli uffici da parte dell’amministrazione provinciale è stato dato nei tempi giusti – sottolinea Minerva – ora occorre velocizzare”.

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Venerdì, 27 Marzo 2020 11:58

La mappa del contagio: i numeri aggiornati

La geografia del contagio da Coronavirus parla chiaro e le macchie dal “bianco al rosso” ci restituiscono il territorio della provincia di Lecce che, in alcune zone, soffre e non poco.

Ed è l’area che ingloba i centri del nord Salento ad oggi maggiormente colpita. Lo dicono i “colori” del bollettino ufficiale della Regione Puglia: Lecce e Copertino tra i 21 e i 50 casi, la trincea dei contagiati.

Ed ancora da 6 a 10 contagi, con Carmiano salito a quota sei da ieri, raggiungendo la soglia di Nardò, Surbo, Leverano, Galatina, Monteroni, San Pietro in Lama.

Il resto, per fortuna, è meno colorato: un caso, al massimo due o tre. Più colpita la fascia jonica, meno quella adriatica soprattutto da Otranto in giù. E, soprattutto, l’ampia area grigia del Capo di Leuca: quasi totalmente immune finora, con l’eccezione di Gagliano del Capo dove sono stati registrati due casi.

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La Provincia di Lecce scende in campo e completa la formazione base per il conseguimento di attestato di pilota Apr (Aeromobili a pilotaggio remoto) per 8 agenti. Inoltre, 4 di loro conseguiranno anche l’attestato di pilota per eseguire operazioni critiche (Cro).

La caccia agli sporcaccioni sarà svolta attraverso l’utilizzo di 2 droni, forniti dalla ditta “Salento Droni” di Martano, che aiuteranno nell'individuazione di reati ambientali di qualsiasi natura, a partire dall’abbandono indiscriminato e selvaggio dei rifiuti, fino al controllo delle coste, contrastando lo sversamento in mare di reflui e l’abusivismo edilizio.

Alla conferenza di presentazione delle attività, hanno partecipato: il presidente della Provincia, Stefano Minerva, il direttore generale Giovanni Refolo, il consigliere provinciale Nunzio Dell’Abate, il comandante della Polizia provinciale Antonio Arnò, il dirigente provinciale del servizio viabilità Rocco Merico, il dirigente del servizio risorse finanziarie Pantaleo Isceri, il responsabile tecnico dei droni Luigi Tommasi, il segretario provinciale del coordinamento della Protezione civile Luigi Gallo, il direttore del corso e esaminatore Enac, Cristian Caracuta e il presidente della neonata associazione “Drones Urban Network”, il carmianese Davide Vadacca.

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Forza Italia in provincia di Lecce a un bivio in vista delle elezioni per il presidente della Provincia. Tra i papabili per la successione di Gabellone anche il sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta, che contattato dalla nostra redazione, frena la volata e commenta: “La priorità al momento è la comunità di Carmiano e Magliano. Per altre valutazione ci sarà tempo”.

Il dibattito interno a Forza Italia, nasce dalle dichiarazioni rilasciate ad una televisione locale dal segretario regionale, Luigi Vitali, che ieri aveva lanciato un tris di nomi in vista del rinnovo della massima carica provinciale. “I nostri candidati sono il sindaco di Squinzano, Gianni Marra, quello di Carmiano, Giancarlo Mazzotta e il primo cittadino di Taurisano. Tuttavia, per ora sono solo idee e non vi è alcuna intesa sulla candidatura. Servono i numeri oltre i partiti, ne discuteremo al tavolo regionale”.

Sulle indicazioni del senatore Luigi Vitali, ha preso posizione anche il segretario provinciale azzurro, Paride Mazzotta ”La situazione candidature è in evoluzione. Ad oggi è inopportuno l’atteggiamento di Vitali che getta nella mischia il nome di tre autorevoli sindaci come papabili alla corsa per la presidenza della provincia senza nemmeno contattarli o chiedere la loro disponibilità e senza rispetto nei confronti di amministratori dagli ampi consensi. Tra di noi certamente troveremo la quadra e qualora dovessimo proporre un nome sul tavolo, lo faremo dopo esserci consultati in piena unità di intenti”.

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