Stasera alle 21.15, come ogni lunedì, sarà in onda su Sky Atlantic la versione in italiano del terzo episodio di GOT. A seguire, verrà proiettata la quarta puntata, in lingua originale, della serie più vista e commentata di sempre. Nell’attesa vi proponiamo alcune riflessioni.
Nomen omen dicevano i latini e mai affermazione fu più veritiera. Arya: alla leggerezza sono affidate le sorti del mondo. Niente clichè, dunque! Noi aspettavamo che Jon Snow facesse quello che secoli di letteratura ci hanno insegnato ma Benioff e Weiss ci hanno letteralmente gabbati. Arya è l’eroe di Grande Inverno: una piccola donna, uno scricciolo con un temperamento e una forza di volontà che smuovono le montagne. Del resto (a molti è sfuggito) gli sceneggiatori avevano disseminato d’indizi le varie stagioni; ciò non toglie, però, che questa evoluzione del racconto al femminile sia una delle sorprese più esaltanti dell’intera serie.
Sin dal suo primo esordio, Arya si è imposta al pubblico come “versione differente”, un altro modo di essere femmina, in un contesto in cui il potere è decisamente maschio. Arco e frecce, incompatibilità con la sorella Sansa (troppo frivola e superficiale per i suoi gusti), ammirazione per il fratellastro Jon, amore smisurato per il padre Ned, passione per le armi e i combattimenti, Arya racconta una sua storia originale sin da subito. L’evoluzione del personaggio, all’interno del suo arco narrativo è avvincente, emozionante; ci porta lontano dallo sciabordio delle gonnelle e dal frigno delle donzelle e ci proietta in una dimensione da romanzo di formazione estremamente moderno. Arya è un’assassina, sì! Ma nella costruzione di questi personaggi, così come lo stesso Martin ha più volte affermato, gli elementi della tragedia classica, costituiscono un modello, tutt’altro che secondario. A me personalmente, la sua storia richiama alla mente quella di Edmond Dantès, nel Conte di Montecristo. Ci leggo tante analogie ed è forse perché ho amato questo romanzo, che sin dalle sue prime avventure, mi sono affezionata a questa ragazzina con un taglio di capelli da maschiaccio.
Detto ciò, siamo già arrivati al giro di boa. Chiusa la questione Night King, (le speculazioni pro e contro le lascio agli youtubers) la domanda nasce spontanea: riusciranno i nostri produttori a tenerci ancora incollati allo schermo per le prossime tre puntate? Ai posteri l’ardua sentenza!
Emanuela D'Arpa