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Giovedì, 21 Novembre 2024
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Il carmianese Davide Quarta alla guida del Colorno calcio, formazione del campionato di Eccellenza. La società, della provincia di Parma, si appresta quindi a disputare la sua 26esima stagione nel torneo con il nuovo presidente. 
Quarta, trasferitosi dal Salento sette anni fa, è tra i dirigenti di Idrovelox, un’azienda operante nell’ecologia che, da leader del settore, gli ha richiesto di spostarsi in terre parmensi per gestire gli affari del nord Italia (Emilia-Romagna, Lombardia e Liguria le regioni maggiormente coinvolte). «Per i primi anni a Parma ho preferito restare fuori dal mondo del calcio – ha commentato Quarta su Sport Parma – ma alla fine il richiamo si è fatto irresistibile e due anni fa sono entrato nella mondo Colorno come sponsor». “Richiamo”, ossia “nuova chiamata”: il termine calza a pennello per Davide Quarta, nome che ai più potrà suggerire, ancora, poco.
In realtà il 30enne ha già esperienza nel calcio dilettantistico: «Quasi nulla come calciatore, ma come dirigente in Puglia – ha ricordato sempre su Sport Parma il carmianese - ho avuto diverse esperienze. A partire dall’esordio nella Prima Categoria leccese con il Carmiano, la squadra del mio paese; quindi, l’Atletico Veglie che portammo dalla Prima Categoria in Promozione; poi, l’avventura col Porto Cesareo, splendida quanto il paese che mi ospitò». Ora una nuova avventura per sognare nuovi traguardi sportivi in terra parmense.
 
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Giro di boa, tempo di bilanci. 
Il Lecce fallisce l'opportunità di chiudere nel migliore dei modi il girone di andata, cogliendo un solo punto nel match dell'Epifania contro un Cagliari pragmatico si, ma non irresistibile. 
23 punti sarebbero stati eccezionali, 21 rappresentano una quota tranquilla con la quale girare, senza però permettere a squadra e tifosi di realizzare quel salto di qualità necessario, in termini di classifica, che avrebbe permesso di acquisire a pieni titoli l'etichetta di "squadra da metà classifica".
Il girone dei rimpianti se si pensa ai punti persi con Roma, Milan, Torino, Cagliari stesso: tanta sfortuna, tante ingenuità (vedi Roma), tanta imprecisione che hanno condannato il bel giocattolo costruito da mister D'Aversa a raccogliere meno di quanto effettivamente meritato. 
La partenza sprint di Krstovic non ha trovato continuità: il bomber si è totalmente smarrito. E non è delitto affermare che Piccoli è sicuramente più performante in questo periodo. Ma i gol dovrebbero arrivare anche dagli "esterni", punto di forza del 4-3-3 di D'Aversa: e se da una parte Banda ha offerto 2 gol e 3 assist, gli 8 gol e svariati assist di Strefezza dello scorso anno, sono un lontano ricordo. Delusione.
Il Lecce segna poco: troppo poco per quanto produce. Ed è un grosso peccato, perché questo Lecce, differentemente dallo scorso anno, diverte. 
E come se non bastasse prende gol con più facilità: troppi pochi clean sheet. Gollettino, gollonzo vanificano il lavoro eccellente di Falcone in porta: gli avversari in un modo o nell'altro segnano e tra l'altro nei momenti migliori dei giallorossi, che, molto spesso, subita la botta, si smarriscono (vedi ieri, Empoli, Verona). 
Una costante questa, alla quale dovrà porre rimedio il tecnico, comunque promosso a pieni voti.
Il girone di andata ci consegna quindi l'identikit di una squadra che avrebbe le possibilità di fare molto di più: il classico immaginario dell'alunno intelligente che non si applica a dovere. 
Empoli, Verona, Udine la partita in casa col Cagliari: qual è la costante ? Un primo tempo sontuoso ed una ripresa in affanno, senza riuscire a reagire a dovere. E pure in alcuni casi, il Lecce si è dimostrata la squadra delle rimonte (Lazio, Fiorentina, Bologna, Milan). Qual è quindi la reale dimensione di questa squadra?
11 punti punti nelle prime 5 giornate, 10 nelle successive: ci si poteva aspettare qualcosa di più. Ma è anche questo lo scotto che deve pagare la squadra più giovane del campionato. 
Il Lecce però c'è e qualcuno deve rimangersi quanto scritto ai nastri di partenza del campionato. Negli scontri diretti, i giallorossi non hanno mai perso. 21 punti e si gira. Il girone di ritorno sarà infernale. Voto 7.
 
Girone di andata 
TOP: Banda, Piccoli, Falcone, Pongracic, Ramadani
FLOP: Sansone, Strefezza
 
Emanuele Spagnolo
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Mercoledi 27 Dicembre, presso la struttura sportiva di Links a Lecce, alle ore 14,30, consueto evento natalizio per la partita tra Us Lecce (Staff) e Giornalisti Salentini. Un modo per scambiarsi gli auguri che è diventato una consuetudine nello spirito dello sport e del fair play. La squadra giallorossa composta dai dirigenti, allenatori e preparatori, tra cui Ernesto Javier Chevanton e Stefano Trinchera, è capitanata dal Presidente Saverio Sticchi Damiani. 
La squadra dei Giornalisti Salentini che si sta preparando in vista dei Campionati degli Ordini Professionali, vede la partecipazione di tanti operatori della comunicazione tra cui Alessio Amato, Pierandrea Fanigliulo, Antonio Gnoni, Matteo Bottazzo, Gabriele De Giorgi, Flavio De Marco, Salvatore Papa, Dario Quarta, Antonio Greco, Gabriele De Pandis, Michel Caputo, Andrea Tafuro, Oronzo Guarino e tanti altri. Una bella occasione di incontro, di amicizia e di sport.
 
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Baby calciatori della Gioventù Carmiano protagonisti alla seconda edizione del “Torneo del Barocco”. La competizione si è disputata domenica 12 Novembre presso il Centro Sportivo "Fair Play" di Lecce, organizzata da FL TORNEI del presidente Francesco Lemma e riservata a tutte le  categorie dell'attività di base. 
Ben 112 le squadre partecipanti e oltre 1200 atleti provenienti da tutta la regione Puglia.
I calciatori guidati da mister Daniele D’Agostino, impegnati in tre categorie, hanno conquistato il primo posto per i PULCINI 2013/2014 arrivati davanti a Tricase, Nuova Taras Taranto, Monopoli, Nitor Brindisi e Villa Castelli, e che nello scontro diretto battono proprio la compagine tarantina con un perentorio 3 a 2. Ed un secondo posto nella categoria PRIMI CALCI 2015/2016, sconfitti soltanto all'ultimo minuto nello scontro diretto con il Melpignano Calcio, dopo aver battuto Grottaglie e Sava Calcio, realizzando in totale 7 gol e subendone solo uno. 
Merito anche al gruppo Esordienti 2011/2012 che si sono confrontati a testa alta in un "girone di ferro" composto da Nuova Taras Taranto (quest'ultima vincitrice del torneo), Virtus Francavilla (finalista) e Novoli.
 
 
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Pronta al debutto nel campionato di Terza categoria provinciale la società di calcio Atletico Carmiano Magliano. Il nuovo sodalizio vede alla guida i presidenti Mauro Pellegrino e Antonio Liaci. Tra i dirigenti diversi volti nuovi: Francesco Mazzotta, Gigi Barriera e Augusto Centonze. Tecnico della squadra è mister Christian Tondi. Vice allenatore Vincenzo Favale, preparatore atletico Giacinto Errico e preparatore dei portieri Massimiliano Moscara. Nello staff tecnico entra a far parte anche Andrea Siculella con il ruolo di match analyst. La formazione è in fase di preparazione atletica nel centro sportivo “Villa Maresca”, in attesa dell’avvio del campionato di Terza categoria che si preannuncia avvincente con le sfide con Squinzano, Calimera e il derby contro la Virtus Carmiano. La rosa di mister Tondi potrà contare sull’esperienza di bomber Caraccio, capocannoniere della scorsa stagione con oltre 40 gol, e la qualità di Alessandro Vadacca, Stefano Manca e Marco De Lorenzis. Tra i carmianesi in rosa anche Francesco Leo, Gioele Pagano, Andrea Paladini, Luca Vadacca, Gianmarco Vadacca, Yuri Vadacca, Federico Pastore, Alessio Ricciato, Mauro Ciurlia e Antonio Vergori.
“C’è grande entusiasmo – dichiarano dalla società - e voglia di intraprendere questo nuovo progetto sportivo di Terza categoria. L’obiettivo è sostenere lo sport, far divertire la comunità locale e riportare un’identità calcistica sugli spalti del campo comunale di Carmiano”.
 
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Cuore e cervello rappresentano la sintesi dell'anima. Il perfetto connubio che caratterizza l'essere umano, permettendogli di raggiungere un equilibrio. Nella vita di tutti i giorni, nella quotidianità, così come anche nello sport.
Ed è infatti "equilibrio" la parola magica che ha sempre caratterizzato, in ambito calcistico, il cammino dell'Unione Sportiva Lecce del presidente Saverio Sticchi Damiano. "Equilibrio finanziario, equilibrio gestionale, equilibrio nella lettura dei risultati". Ma il calcio, inevitabilmente, nasce per stimolare quella parte irrazionale dell'anima e mettere in crisi quest'equilibrio. E se poi la squadra del cuore colleziona 7 punti in 3 partite ecco che questo decantato equilibrio si rompe inesorabilmente. Siamo salentini, popolo verace che vive di emozioni: a noi sarebbe bastato meno probabilmente.
I titoloni dei giornali, i servizi sui principali tg nazionali: che bello sognare. Ed è giusto così ! "Il Lecce in zona Champions" ... Si e ne sono contento ! Anche se le partite sono soltanto tre, anche se ci sarà da soffrire terribilmente per raggiungere l'obiettivo finale che è quello della salvezza. Io voglio lasciarmi trascinare e perdermi in questa favola bellissima. Sentirmi orgoglioso, stroppicciarmi gli occhi guardando la classifica, rivendendo le giocate di questa squadra.
Un team guidato in maniera seria e lucida da un bravo allenatore giudicato troppo presto, ottimamente messo su da un'area tecnica straordinaria. 
Dalla vittoria con la Salernitana ricaviamo queste indicazioni: 
Krstovic è un killer d'area di rigore, Banda può diventare un top player, Kaba è un gigante in mezzo al campo, Ramadani ripulisce e smista palloni in quantità industriali, capitan Strefezza è una certezza. 
Nota di merito particolare a Valentin Gendrey: con i granata ha dimostrato di essere cresciuto in maniera esponenziale. L'esempio del duro lavoro che paga, sempre.
"Il mio cuore batte forte" recita una canzone della Curva Nord: non ho intenzione di smettere di ascoltarlo. La sosta servirà a ritrovare quell'equilibrio, a metter davanti anche il cervello che mi farà capire come questa gioia sia del tutto effimera e, che mi aiuterà a puntare con decisione il focus sull’obiettivo finale, che non cambia. Ma oggi no, voglio godere.
 
Emanuele Spagnolo
 
Lecce 2-0 Salernitana (Krstovic, Strefezza)
TOP: Krstovic, Gendrey
FLOP: Gonzalez
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Quattro punti in due partite e l'occasione Salernitana in casa per spiccare il volo. Si presenta così il match tra il Lecce di D'Aversa e la Salernitana, valido per la terza giornata di serie A, in programma questa sera alle 20.45 al "Via del Mare". I giallorossi, rinfrancati dalle buone prestazioni delle prime due giornate e dal mercato, riceveranno la Salernitana di Paulo Sousa orfana del suo giocatore migliore, Boulaye Dia. 

Si dice che l'appetito vien mangiando, e non può essere diversamente nel caso nostro: 25mila spettatori anche questa sera, entusiasmo alle stelle, squadra in salute e determinata. C'è tutto per regalarsi una serata con vista Champions ! 

Una frase iperbolica, certo, che non deve appartenere a noi in nessun modo (ci si fa male), che suggella però tutte le buone impressioni che il Lecce ha regalato: questa squadra ha stupito davvero tutti. Merito dei calciatori, adeguati alla categoria e, soprattutto, del tecnico, capace di invertire l'inerzia delle gare con le sue scelte oculate, a 360 gradi. Basti pensare alla sfida di Firenze dove, dopo un primo tempo disastroso, ha avuto il coraggio di osare e rimescolare "le carte" ad avvio ripresa: dentro Kaba e Dorgu, Rafia spostato "a uomo" su Arthur, Krstovic lanciato senza troppe remore. Ed ecco che il Lecce ritrova equilibrio e fraseggio. E anche i gol, a testimonianza di come questi calciatori siano tutt'altro che sprovveduti, come riportato da alcuni giornali. 

La Salernitana è indubbiamente un'ottima squadra, nonostante l'assenza di Dia: servirà il miglior Lecce, una squadra sul pezzo per 90 minuti. 

A Firenze il Lecce è stato audace ma anche fortunato: e in serie A nessuno regala nulla, e concedere così tanto, nella maggior parte dei casi equivale a morire (sportivamente parlando). A buon intenditore poche parole. 

Anche D'Aversa lo sa e ha messo tutti sull'attenti. Niente distrazioni, nessun atteggiamento superficiale: ricordiamoci da dove veniamo e qual è il nostro obiettivo. E questo processo di "D'Aversizazione", ne sono convinto, si sta completando: la tappa di questa sera sarà ancora più indicativa. 

Probabile formazione Lecce (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Kaba, Ramadani Rafia; Strefezza, Krstovic, Almqvist.

Emanuele Spagnolo

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Si dice che ci sia una prima volta per ogni cosa. E nella stagione in cui il Lecce taglia il traguardo dei 18 campionati in serie A, la banda D'Aversa si regala una storica vittoria all'esordio in stagione, che mai nelle precedenti 17 stagioni si era concretizzata. 
Un successo splendido, adrenalinico e, soprattutto, inaspettato. Il Lecce ha infatti cambiato tecnico, ha perso Hjulmand e Umtiti, ha lanciato da titolare il classe 2004 Dorgu, fresco vincitore dello Scudetto Primavera, Almqvist, Ramadani, Rafia tutti all'esordio in serie A, l'ultimo proveniente addirittura dal campionato di Lega Pro: dall'altra parte i vice campioni d'Italia, con mister Maurizio Sarri al terzo anno consecutivo, con una rosa collaudata e di tutto rispetto nonostante la partenza del sergente Milinkovic Savic. Ma il calcio sa ancora regalare emozioni, e non contano le griglie di Gazzetta dello Sport (Lecce al 19esimo posto), o i titoli ad effetto ("Lecce e Frosinone in ritardo"), ma il rettangolo di gioco, in grado ancora di sovvertire pronostici in maniera quasi inimmaginabile. Inimmaginabile si, ma allo stesso tempo incontrovertibile. Perché la vittoria del Lecce è netta, strameritata. 
Mister D'Aversa propone un 4-2-3-1 con quattro giocatori offensivi, veloci e frizzanti: il risultato è un Lecce che propone gioco, tira in porta, mantenendo allo stesso tempo quell'equilibrio di squadra, necessario a non mettere in risalto le caratteristiche di calciatori dall'assoluto valore tecnico come Felipe Anderson, Zaccagni e lo stesso Luis Alberto. Per 20 minuti abbondanti sono i giallorossi, trascinati da un pubblico da pelle d'oca, a fare la partita. Poi la Lazio passa in vantaggio da grande squadra: Ciro Immobile, di che se ne dica, resta un calciatore straordinario. 
I biancocelesti controllano senza troppi patemi. Nel secondo tempo i padroni di casa riprendono in mano la partita: un dominio continuo dal primo all'ultimo minuto. L'aggressività del Lecce è veemente: Pongracic giganteggia, anticipando Immobile su ogni pallone, Ramadani diventa il padrone del centrocampo, Banda manda al bar più e più volte Lazzari. Il gol però non arriva, e allora mister D'Aversa, decide di cambiare uomini e interpretazione del sistema di gioco, mescolando le carte, dimostrando più coraggio rispetto al predecessore: entra Kaba (doti fisiche importanti), capitan Strefezza agisce da sottopunta, Gallo sostituisce Dorgu, Burnete viene lanciato a centro dell'attacco e Baschirotto viene dirottato intelligentemente sulla fascia destra, per sfruttare ancor di più la sua fisicità sui cross lunghi provenienti da sinistra. In due minuti il Lecce manda in estasi 30mila persone: Almqvist prima e Di Francesco poi, a suggellare un successo ormai insperato. E sarebbe potuto arrivare il terzo con Strefezza prima e Ramadani poi. Un'emozione straordinaria, due scariche di adrenalina uniche, paragonabili solo, ad avviso di chi scrive, al rigore di Monza che ancora ben visibile nei cassetti della nostra memoria. In attesa che Corvino e Trinchera completino questo che ha tutta l'aria di essere un bel gruppo, la testa va già a Firenze.
Se il buongiorno si vede dal mattino, come si dice, non vediamo l'ora che si alzi questo sole.
 
TOP: Almqvist, Ramadani
FLOP: Gendrey
 
Emanuele Spagnolo
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La Salento Life Carmiano vince la “Coppa Italia” amatori Aics. Il successo della squadra allenata da mister Vincenzo Favale è arrivato ai rigori, al termine di una finale combattuta contro FF Monteroni, nei tempi regolamentari chiusa sull’1 a 1. Per il Carmiano gol nel primo tempo di Antonazzo. Dal dischetto poi la Salento Life è stata infallibile, conquistando il trofeo col punteggio di 5 a 4.

Per la formazione over30 guidata dai “senatori” e dirigenti Tonino De Franceschi, Roberto De Santis, Massimiliano Moscara e Vittorio Nazzario, anche la chance di vincere la “Coppa Uefa” di categoria nella finale in programma settimana prossima contro gli avversari del Negromalto Squinzano.

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Mercoledì, 26 Aprile 2023 21:36

Obiettivo "Coppe" per la Salento life Carmiano

Riflettori puntati sulle “Coppe” per la Salento Life impegnata nel torneo di calcio amatoriale Aics. La formazione over30, allenata da mister Vincenzo Favale, classificatasi quinta nel campionato “nord Salento” ha conquistato l’accesso alle finali di “Coppa Uefa” di cui è detentrice del trofeo. La squadra impegnata nelle semifinali, ha vinto 6 a 1 la gara d’andata contro il team “Discovery” e domani giocherà la sfida di ritorno, valida per il passaggio in finale.

Per la Salento life Carmiano, guidata dai “senatori” e dirigenti Tonino De Franceschi, Roberto De Santis, Massimiliano Moscara e Vittorio Nazzario, anche la chance di vincere la “Coppa Italia” di categoria nella finale contro F.F. Monteroni in programma a maggio.

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