“Il bar dello sport – parola al tifoso”
Quel che accaduto questo pomeriggio al "Tombolato" di Cittadella ha del miracoloso: non solo perché il Lecce inanella il terzo successo consecutivo, ma soprattutto perché questo arriva a Cittadella, proprio quel campo da sempre stregato per i giallorossi. Una vittoria per il tifoso giallorosso paragonabile ad uno dei tanti miracoli descritti nella Bibbia (non si offendano i credenti): i giallorossi non avevano mai battuto il Cittadella in tutta la loro storia!
Veniamo alla gara: solito 4-3-3, con la novità Bjarnason in mezzo alla difesa e Olivieri esterno alto. Il "Citta" parte a mille: il Lecce è totalmente in bambola nei primi cinque minuti e potrebbe capitolare due volte a cavallo tra il primo e il terzo minuto di gioco. I padroni di casa, nonostante gli addii di Iori, Proia e Gargiulo (venuto da noi), si dimostrano squadra di livello: pressing alto, belle trame di gioco. Il Lecce come al solito soffre: sono tanti i lanci lunghi senza esito. Bjarnason, per quanto pulito, in fase di impostazione è altamente rivedibile. Con Meccariello il registro cambierà drasticamente. Nonostante tutto il Lecce riesce a passare in vantaggio al termine di una bella azione orchestrata da Olivieri, Hjulmand e Di Mariano, che permettono a Coda di battere a rete a porta vuota. Il Cittadella cala, il Lecce prende maggior campo. Ma a fine primo tempo arriva puntuale come un orologio svizzero la "cappellata", lo "svarione", la "papera" difensiva: il Cittadella, dopo un gol giustamente annullato al 46esimo, dopo 30 secondi ri-segna. Incredibile ma vero: sembra di essere su Scherzi a Parte.
Da qui però, il Lecce cambia registro. A dimostrazione di come, nonostante tutto, questa stia diventando una vera squadra e di come mister Baroni stia iniziando a prendere piena dimestichezza dei potenziali a disposizione. Nella ripresa, infatti, il mister finalmente cambia qualcosa a livello tattico: inserisce Meccariello per permettere anticipi e ribaltamenti di campo più rapidi, Rodriguez e poi Blin. 4-2-3-1. Il Lecce è più pericoloso, attacca meglio, si difende con criterio: ottima la prova di Blin in mediana, a suo agio con Hjulmand accanto. Rodriguez crea scompiglio e spazi, permettendo a Di Mariano di concludere da solo in porta e a Coda di essere molto più a suo agio. Alla fine il Cittadella si sgonfia come naturale aspettarsi.
La vince il mister questa partita: è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. Conosceva le caratteristiche di questo ostico avversario, ha sfruttato al massimo le opportunità offerte dalla panchina, avendo anche il coraggio di cambiare scacchiere tattico in corso d'opera. Risultato finale 1-2.
Vincere aiuta a vincere: questo pomeriggio erano presenti 500 tifosi a Cittadella. Ce ne auguriamo almeno 10mila venerdì sera nell'anticipo contro il Monza. Per quanto ancora non convinca al 100 %, il Lecce è in crescita, vince, è momentaneamente quarto in classifica e ha ritrovato il sorriso: ora serve il nostro supporto!
Up: Di Marian,o Gendrey, Meccariello
Down: Lucioni, Gallo
Emanuele Spagnolo