Cari cittadini e cittadine di Carmiano e Magliano.
La chiamata al voto per la data del 7 novembre 2021 è oramai fatto certo e noto. Del pari è noto che il sottoscritto ha fatto parte dell’Amministrazione Comunale ultima, la cui assise è stata sciolta “per sospetta infiltrazione della criminalità organizzata”. Certamente non posso esimermi dall’ammettere che la vicenda ha riverberato e riverbera ancora effetti molto negativi su tutta la nostra comunità, maglianese e carmianese. La moria del paese e delle varie attività commerciali è sotto gli occhi di tutti e non solo per il Covid 19. Non posso certamente conoscere i dettagli della vicenda dal punto di vista giudiziario, né le ragioni specifiche che ci hanno qui condotto, sicché, da uomo di legge, mi rendo conto di non poter dispensare giudizi senza conoscere gli atti. Posso solo dire che, come tutti, sono in attesa di conoscere la conclusione del provvedimento adottato, perché ogni procedimento che si avvia deve sempre giungere ad una conclusione, peraltro, motivata. Per ora posso solo rassicurare, come ho sempre fatto, che pur avendo probabilmente sbagliato su qualche scelta amministrativa (chi fa sbaglia), il sottoscritto, come tutti gli altri, ha operato solo e soltanto con onestà, diligenza e nella massima legalità.
Credo dunque di avere ancora diritto all’elettorato passivo, ovverosia di poter scegliere di candidarmi o meno.
Fatta questa doverosa premessa, ritengo di condividere il pensiero dell’amico Tonino Lauretti, espresso su questa stessa testata giornalistica qualche giorno fa, sull’identikit del candidato sindaco, da individuarsi in un moderatore di buona volontà, che conosca e sappia approfondire le tematiche amministrative, senza personalismi e senza voglia di vendetta, umile e che creda nel lavoro di squadra. Sembrano tante e rare le qualità richieste, ma in realtà sono quelle basilari e che, in tutta onestà, ritengo siano in tanti a possederle.
Concordo anche con l’amico Carlo La Tegola sull’invito ad aprire un dibattito, anche se con un poco di ritardo, atteso che, il medesimo invito è stato fatto qualche mese prima da Tonino Lauretti, ma senza seguito a parte il mio intervento. Non mi sono mai sottratto al dibattito ed al confronto e certamente non intendo farlo ora, anche su argomenti spinosi e delicati, purché gli argomenti si affrontino senza pregiudizi verso chiunque.
Si prosegua quindi nella discussione e nella scelta del programma elettorale su larga intesa e per il bene della comunità, ma in fretta, certi e consapevoli che il confronto ed il dibattito possono solo arricchire.
Pongo solo un paletto: no ai pregiudizi, personalismi e vendette!
Giovanni Erroi