Dimissioni al Var
Tre consiglieri di opposizione dimessi dall'assise cittadina: l'ex sindaco Giancarlo Mazzotta ha lasciato il consiglio comunale insieme ad Emanuela Bruno e Selene Vergari. Lunedì dovrebbe formalizzare le sue dimissioni anche Cosimo Petrelli. Le lettere protocollate venerdì mattina in comune sono state precedute da una missiva che i quattro hanno inviato al prefetto di Lecce, Luca Rotondi, per manifestare l'intenzione di lasciare l'assise. Resta avvolta nel mistero la posizione di Salvatore Paolo.
Sullo sfondo il dibattito, con accuse incrociate tra l’ex sindaco e quello in carica, Gianni Erroi, riguardo l'indagine sulla presunta associazione per delinquere di stampo mafioso riconducibile ad alcune operazioni condotte dai carabinieri e che vede sia il Comune, sia l'ex primo cittadino nell'elenco delle persone offese. Ai tre dimissionari, (che avrebbero quindi voluto accendere un faro sulle ultime amministrative), dovrebbero subentrare Stefania Scatigna, Giovanni Spagnolo, Gianmaria Casilli e (dopo le previste dimissioni di Petrelli) Salvatore Mazzotta, sempre che questi non decidano di seguire le orme dei compagni di lista e, quindi, di rifiutare l'ingresso in consiglio.
La decisione dell'opposizione di dimettersi non ha colto di sorpresa il sindaco: «Non hanno quasi mai partecipato ai lavori consiliari, forse è stata anche una decisione conforme al loro modus operandi in questa consiliatura. Sull'argomento - aggiunge - avevamo già discusso per quasi due ore durante il consiglio comunale del 18 dicembre, sebbene non facesse parte dell'ordine del giorno. Abbiamo convocato anche il consiglio comunale dell'11 marzo, su istanza dell'opposizione, e in quella seduta il consigliere Mazzotta ha parlato per 15 minuti. Dopo di che, ritenendo chiuso l'argomento e non avendo nulla da replicare, io e la mia maggioranza abbiamo abbandonato l'aula». Sul futuro dell'amministrazione, il primo cittadino non ha dubbi: «Andremo avanti con il nostro lavoro, con la nostra politica amministrativa, faremo quello che dovevamo fare e porteremo avanti i nostri progetti. Nessun dell'amministrazione è coinvolto in alcuna indagine. Convocheremo il consiglio comunale per la surroga dei consiglieri, qualora i non eletti dovessero accettare».
Ora arbitro della contesa potrebbe essere proprio il prefetto di Lecce.
Cosa accadrà? Perchè in questa fase? Sono diversi gli interrogativi sulle motivazioni, modalità e tempistiche che i cittadini si sono posti nelle ultime ore. E sarà interessante comprenderne l'evoluzione e i passaggi futuri che i due schieramenti vorranno compiere. Non si tratta certo di politici e amministratori sprovveduti. Forse un po' insofferenti alle regole, ma di certo non impreparati. Gli ultimi anni a Carmiano, poi, sono stati allenanti per molti.
Riflettere e guardare avanti quindi, a garanzia di tutte le posizioni in campo e non dell'interesse del singolo, ma soprattutto nel rispetto della comunità locale che merita unità, legalità e serenità. Ripartendo da oggi, 2 Giugno, con il monito del presidente della Repubblica, Mattarella in occasione delle celebrazioni per la festa della Repubblica. "Celebrare i settantotto anni della nascita della Repubblica Italiana richiama i valori della nostra identità e di una Costituzione lungimirante e saggia, frutto della straordinaria rinascita che prese le mosse dalla lotta di Liberazione. Indipendenza e libertà sono conquiste che vanno difese ogni giorno, in comunione di intenti e con la capacità di cooperare per il bene comune".