"Parola al tifoso"
"Il festival degli orrori": non ci sarebbe introduzione migliore per descrivere la partita andata in scena ieri al Via del Mare tra Lecce e Ternana. Un 3-3 finale che potrebbe indurre a pensare ad una sfida bella, intensa e spettacolare: non è stato assolutamente così. I gol nascono da errori individuali che, definirli tali, è un eufemismo. Tra Barreca che si fa saltare come un pivello qualunque e un Gabriel in versione "Mai dire Gol" va in scena uno spettacolo a dir poco indecente. Per non parlare dell'autogol di Boben e dei lisci dei difensori rossoverdi nell'occasione del goal di Majer.
Una partita strana dove un Lecce in difficoltà, soprattutto fisica, stava comunque per portarla a casa. D'altronde la Ternana è sicuramente una squadra di primissima fascia lì davanti, ma resta abbastanza modesta nel resto del campo.
Purtroppo paghiamo scelte sbagliate nella formazione iniziale e la "non" lettura in gara in corso dell'allenatore (ormai un'abitudine): Baroni questa volta non ne azzecca una. Olivieri è terribilmente inconcludente, sbagliando due goal fatti. Ma sono in particolar modo i terzini a non convincere: Barreca in versione horror (Gallo che fine ha fatto ?), Calabresi poco meglio ma non all'altezza del suo potenziale. Di Mariano sottotono, Rodriguez come sempre relegato al ruolo di gregario. E come al solito cambi tardivi. È una regola non scritta quella del mister toscano: prima si prende il gol (e che gol quello del barese Partipilo), poi si cambia, forse. E a furia di ripetere questi concetti in tutti i commenti di questa stagione, ormai assomiglio ad un disco rotto, lo ammetto.
Due punti persi quindi, anche in virtù dello scontro diretto tra Brescia e Pisa che ci avrebbe sicuramente garantito la possibilità di accorciare sul primo posto. Ma il Lecce comunque deve guardare avanti: martedì si va a Ferrara. Non c'è un attimo di tregua.
UP: Strefezza
DOWN: Olivieri, Barreca, Gabriel
Emanuele Spagnolo