“Grave criticità per la sanità salentina e per l’ospedale di Copertino” è quanto denunciato dal dottore Giuseppe Pietro Mancarella, referente del sindaco Cobas Pubblico Impiego di Lecce.
Nella lettera aperta rivolta al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e all’Asl Lecce, il sindacalista accusa lo smantellamento dell’Ospedale San Giuseppe da Copertino e le persistenti difficoltà per carenza di personale medico nei diversi poli ospedalieri della provincia, invitando le istituzioni ad intervenire nell’interesse dei pazienti e del personale sanitario.
“Oramai – scrive Mancarella nella nota - la stagione estiva sta volgendo al termine e anche quest’anno le “performance” della sanità salentina sono da dimenticare. Il risparmio sulla spesa farmaceutica è stato attuato con tagli selvaggi praticati dalle farmacie ospedaliere e le cliniche private, che di privato hanno solo la gestione e la ripartizione dei guadagni, per buona parte di agosto sono state chiuse per ferie, “sobbarcando” la degenza dei pazienti negli ospedali pubblici”.
Il responsabile Cobas, sposta poi i riflettori sulle diverse problematiche strumentali presenti nei vari ospedali. “L’ospedale di Gallipoli con TAC rotta per alcune settimane e senza operatori sanitari nel periodo in cui aumenta la popolazione per l’arrivo dei vacanzieri. A Galatina con TAC rotta da mesi, i pazienti già prenotati si sono riversati nell’ospedale di Copertino, intasando gli ambulatori – sottolinea il medico nella nota. Ed ancora, l’Ospedale di Lecce manda i pazienti fratturati a Copertino, che nonostante lo status di Ospedale di base, continua ad avere oltre 150 accessi per giorno in Pronto Soccorso e continua ad eseguire interventi chirurgici maggiori.
Questa signor Presidente è, in maniera sintetica, la realtà incontrovertibile: ospedali con pochi posti letto, con Direzioni inesistenti, senza personale e allo sbando. La sanità che lei racconta, nella migliori delle ipotesi è nella lista dei vorrei, nella peggiore fa parte del solito elenco di bugie che i politici tirano fuori in vista delle elezioni. La invito ad intervenire subito e sanare immediatamente questa pericolosissima contingenza. Salvare il presidio ospedaliero di Copertino si può e si deve. Siamo ancora in tempo” – chiosa Mancarella.
Preoccupazioni condivise anche dalla dottoressa Ornella De Mitri, referente del Pronto soccorso “San Giuseppe da Copertino” per la Direzione Sanitaria. “Siamo al collasso e nessuno ci aiuta nonostante le nostre continue sollecitazioni. Il pronto soccorso di Copertino si occupa di oltre 30mila pazienti l’anno ed è tenuto in piedi solo dall’impegno di chi lavora. Manca l’ecografo e non abbiamo personale adeguato e sufficiente, se si pensa che negli ultimi due mesi gli accessi giornalieri si sono raddoppiati, passando da 90 a 180. La preoccupazione è per tutti, precisa De Mitri, da chi lavora costretto a sobbarcarsi turni sempre più estenuanti, ai pazienti in attesa di ricovero per un codice giallo, che rischiano di attendere più di un’ora prima di essere visitati, tempi ben più lunghi dei 20 minuti stabiliti da protocollo. L’Azienda sanitaria intervenga – conclude la dottoressa De Mitri”.