Con 9 voti della maggioranza contro i 4 della minoranza, l’assise comunale, davanti a un nutrito parterre di cittadini, ha rigettato la richiesta di dimissioni indirizzata al sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta, dal gruppo di LiberAzione, opposizione in consiglio.
Al momento del voto il primo cittadino ha abbandonato l’aula per opportunità politica. Assenti tra i banchi della maggioranza i consiglieri Corrado Vergari e Giulia Centonze. Non ha votato invece il consigliere di minoranza Gerardo Mazzotta, attardatosi fuori dall’aula durante la votazione.
Si chiude così, almeno in questa fase, la spinosa querelle politica creatasi a Carmiano dopo il rinvio a giudizio di Giancarlo Mazzotta, accusato insieme ad altre cinque persone, di estorsione aggravata dal metodo mafioso, nella vicenda dei presunti illeciti commessi nel maggio 2014, in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione della banca di credito cooperativo Terra d’Otranto, seguito temporalmente dall’insediamento a palazzo di città, della commissione d’indagine prefettizia, ordinata dal Viminale su richiesta del Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, con l’obiettivo di effettuare indagini sull’attività dell’Ente, per individuare eventuali possibili condizionamenti ed infiltrazioni della criminalità organizzata nell'ambito dell’amministrazione della cosa pubblica.
Ieri pomeriggio il dibattito, in un’assise apparsa rovente sin da subito, è stato aperto dalle dichiarazioni risolute del sindaco Mazzotta. “Sono stato eletto dai cittadini e ritengo giusto completare il mandato e il programma per cui siamo stati largamente votati. Sono sereno, la presenza della commissione prefettizia in Comune è un atto dovuto e sarà l’occasione per valutare e constatare l’operato della mia amministrazione ispirato a principi di legalità, trasparenza e correttezza. Auspico pertanto l’accertamento della verità e collaboreremo con i commissari affinché si possano velocizzare tutte le operazioni per chiarire una volta per tutte la vicenda. Lasciamo fuori gli aspetti politici – sottolinea il primo cittadino - evitando commenti che possono alimentare il clamore mediatico. Carmiano è un paese di persone perbene”.
La replica dai banchi dell’opposizione è giunta per voce del consigliere Mino Bruno che ha invitato tutti i consiglieri ad una presa di responsabilità: “Siamo giunti ad un triste epilogo. La gogna mediatica ha travolto Carmiano. Come minoranza chiediamo le dimissioni di tutto il consiglio, al fine di lasciare il massimo spazio alla commissione prefettizia per svolgere il proprio compito e portare la nostra comunità alle prossime votazioni in un clima di serenità e trasparenza. Inoltre – prosegue Bruno - per chi abbia intenzione di ricandidarsi auspichiamo il coraggio di chiedere scusa a tutti i cittadini per la condizione nella quale li hanno portati tradendo la loro fiducia”.
Nel confronto sono seguiti poi gli interventi degli assessori Stefania Arnesano ed Emanuela Bruno e del consigliere di minoranza Gigi Bruno.
In chiusura, la dichiarazione di voto della maggioranza, con annessa fiducia al sindaco Mazzotta, affidata all’assessore Gianni Erroi. “L’operato dell’amministrazione è stato integerrimo. Nessuno ci ha mai condizionati e mai potrà farlo. Rigettiamo con fermezza la richiesta di dimissioni della minoranza, per non screditare quanto di buono fatto sino ad oggi e convinti di essere nel giusto”.